Premessa
Ho sempre sostenuto che coloro che garantiscono con estrema certezza la prima posizione (o prima pagina) su Google siano dei grandissimi millantatori. A tal proposito ho scritto anche un articolo che vi suggerisco di leggere: Ecco perché chi vi garantisce la prima posizione su Google sta dicendo una enorme bugia Premesso questo è altrettanto vero che possiamo essere primi su Google così come su altri motori di ricerca come Bing e Yahoo. Certo, ci sarà da faticare tantissimo, lavorare duramente e fare moltissima attenzione all’analisi. Ma questo è anche il bello del web marketing!
L’importanza di essere primi su Google e sugli altri motori di ricerca
C’è un motivo, uno fra i tanti, che meglio esprime l’importanza di essere primi su Google e sugli altri motori di ricerca. Per capirlo al meglio vi mostro la heat map di Google.
Come si evince guardando l’immagine (fonte immagine: fueltravel) sopra riportata non è difficile comprendere il motivo per cui essere fra le prime posizioni di Google è importante, se non addirittura fondamentale.
Per dirla in termini numerici i primi risultati cliccati, oltre gli annunci di Google AdWords, sono sicuramente i primi 3/5. Ad ogni modo, consideriamo già un risultato accettabile (ma sicuramente migliorabile) essere nella prima pagina di Google. Tutto il resto è noia.
La SEO è viva eccome!
Ho utilizzato questo titolo in quanto, recentemente, ho letto un libro dal titolo “La SEO è morta”. Mi ha incuriosito, ma devo dissentire da tale affermazione. La SEO è viva, eccome! Partiamo dal principio. Ma che cosa è la SEO? A tal proposito ho scritto un piccolo articolo qualche giorno fa dal titolo Parliamo di SEO? Facciamo prima chiarezza (e amicizia). Se però non hai voglia di leggerlo, te la semplifico. SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization e sta ad indicare tutta una serie di azioni e tecniche atte a rendere maggiormente “digeribili” i contenuti (pagine web o siti) a Google e ne permette l’indicizzazione ed il posizionamento.
Cosa succede nella pratica?
Nella pratica avviene che, tramite un processo completamente automatico (e automatizzato), il vostro sito o la vostra pagina web vengono indicizzati. Questo perché Google, così come gli altri motori di ricerca, ha dei programmi chiamati “bot” che in qualche modo è come se facessero una scansione di tutti i siti web presenti al mondo e allo stesso tempo li catalogassero. Chiedo scusa ai non neofiti, ma credo che questa definizione, molto basilare, serva a far comprendere cosa succede nella pratica dell’indicizzazione.
A tal proposito vi consiglio di dare un’occhiata a questo video e, a seguire anche il canale YouTube di Google WebMasters.
La Guida SEO: tecniche SEO on site
Scegliere bene le keywords (parole chiave)
Sebbene il titolo di questo paragrafo può sembrare alquanto scontato, all’interno di questa scelta si colloca tutto il succo del SEO. Mi spiego meglio. La scelta delle keywords deve essere un’operazione ponderata, studiata a tavolino e sicuramente ne approssimativa ne circostanziale. Partiamo da un piccolo esempio. Quando ho deciso di scrivere questo articolo ho chiaramente scelto che la mia keyword fosse “come essere primi su Google“. Dopo un’attenta analisi dei risultati che già Google mi propone ho iniziato a farmi un’idea di quanto dovessi scrivere, di cosa, di come e in che modo. Tutto il testo dell’articolo è basato su questa scelta, su questa specifica, ponderata, e cosciente scelta.
Per questo motivo, la scelta delle parole chiave deve essere molto attenta e ben studiata a priori. Come sempre: prima pensiamo all’obiettivo da raggiungere, poi vediamo quali strumenti utilizzare. Al momento in cui scrivo (fra novembre e dicembre 2017) non ho ancora la certezza che questo articolo raggiunga l’ambizioso traguardo previsto. Ovviamente ce la metterò tutta e il mio unico e solo obiettivo sarà quello di utilizzare le tecniche SEO per essere fra i primi su Google.
Entriamo più nello specifico adesso. Premesso quanto sopra, cosa possiamo dire a proposito della scelta delle keywords? Bene, come consiglio dico sempre questa cosa. Realizzate il contenuto che state scrivendo come risposta ad uno specifico bisogno o necessità. Una volta chiarito quale sia il contenuto del vostro sito web ecco allora alcuni spunti interessanti che possono tornarvi utili sulla scelta delle parole chiave:
- cercate di trovare parole che rispondono all’esigenza della vostra nicchia, che sappiano rispondere quindi a specifiche domande e non a domande “generalizzate”. A tal proposito sarebbe utile parlare della differenza fra la domanda consapevole e la domanda latente. Come vedete ho creato un link ad un mio articolo. Leggetelo per approfondire!
- Prendete del tempo per analizzare a fondo le parole che avete scelto e le risposte che già Google vi presenta. A tal proposito ci sono sicuramente due (fra tanti) software che ci vengono incontro, anche se a pagamento. Vale la pena però citare il famosissimo SemRush e SeoZoom
- Per avere, ad esempio una stima, meglio dire un trend, del volume di ricerca delle parole chiave, potete utilizzare il servizio di Google Trends.
- Ricordate infine che dovrete essere sempre alla ricerca di nuove KeyWords in quanto le parole chiave cercate dagli utenti mutano nel tempo. Vi faccio un piccolo esempio. Qualche anno fa bastava digitare “scarpe da corsa” per avere subito dei buoni risultati attinenti alla chiave di ricerca scritta. Oggi invece l’utente non si limita più ad una parola “generica” bensì specifica sin da subito delle caratteristiche e delle particolarità. Infatti oggi la stessa ricerca potrebbe essere diventata “scarpe da corsa leggere nike da donna”. Come potete vedere questo restringe tantissimo la vostra ricerca dei risultati. Mentre prima sarebbe potuto capitarvi un sito di sole scarpe da corsa da uomo, oggi, noi tutti, siamo molto più specifici nella ricerca. Questa “cosa” prende il nome di Long tail keywords (letteralmente chiavi di ricerca lunghe). A tal proposito potete dare una lettura a quanto riporta il nostro amico Wikipedia sull’argomento: https://it.wikipedia.org/wiki/Coda_lunga
Ottimizzare il codice HTML delle pagine
Sull’ottimizzazione del codice delle pagine HTML per migliorare l’indicizzazione sui motori di ricerca potremo davvero scrivere un libro intero e aprire un dibattito pressoché infinito. In questa guida mi limiterò a parlare delle azioni principali da fare per avere un’ottimizzazione di massima del codice.
Tag Title e Description
Il tag title (<title>) è il tag che determina il titolo della vostra singola pagina web. Il suo contenuto deve essere necessariamente molto attinente al contenuto che andrete a scrivere e deve essere di fatto l’essenza del contenuto stesso. Si tratta di stringere in soli 60 caratteri circa il concetto chiave della vostra pagina. Ricordate che è molto importante (ove possibile) includere nel titolo la parola chiave principale della vostra pagina.
Il codice sorgente del tag title appare in questo modo
<title>Come essere primi su Google e gli altri Motori di Ricerca: la Guida SEO definitiva e completa!</title>
Come vedete all’interno del tag ho inserito le parole chiave con la quali cerco (e spero) di indicizzare il mio articolo. L’ideale sarebbe aggiungere anche il mio nome, ma in questo caso sarebbe risultato troppo lungo ed ho preferito dare spazio alle parole chiave.
Il tag description (<meta name=”description” content=”contenuto…….”>) rappresenta invece la descrizione della vostra pagina. Sono disponibili circa 160 caratteri per descrivere in maniera sintetica un micro riassunto del vostro contenuto.
Il codice del tag description apparirà così:
<meta name="description" content="Scopri quali sono le tecniche per essere primi su Google e gli altri motori di ricerca. Leggi la Guida SEO Completa che ti permetterà di posizionare primo il tuo sito.">
Attenzione! I due tag (title e description) saranno utilizzati da Google per creare l’anteprima della vostra pagina indicizzata sui risultati del motore di ricerca. Nell’esempio che vi propongo qua sotto è facile capire questo meccanismo.
Tag H1, H2, H3
I tag H1, H2, H3 etc sono tag molto importanti per una buona indicizzazione. Facciamo attenzione soprattutto al tag H1. All’interno di questo tag deve essere riportato in maniera estremamente sintetica il “core” della pagina che state cercando di indicizzare. Vi riporto un esempio, molto pratico, che chiarisce subito la funzionalità di questo tag. Sul sito immobiliare.it, nella home page fino a qualche tempo fa, c’era riportata all’interno del codice H1 una frase come questa:”Vendita ed affitto di case ed immobili in Italia”. Beh, che dire, più sintetico e corretto di così non potevano farlo!
Immagini
Il tag immagine contiene una proprietà che spesso viene “omessa” ma che è davvero molto importante. Vediamo quale nel dettaglio. Partiamo da un corretto tag immagine
<img src="primi-sui-motori-di-ricerca.jpg" alt="Come essere primi sui motori di ricerca" title="Primi sui motori di ricerca. La guida SEO completa" />
Come si nota dall’esempio sopra riportato il codice è completo in tutte le sue proprietà. Per prima cosa poniamo attenzione alla proprietà “alt” del tag. Quest’ultima è sostanzialmente la più importante perché riesce a dire a Google di che cosa stia trattando l’immagine. Questa proprietà è inoltre molto utile per i software per non vedenti (ad esempio) che leggono letteralmente quello che inserirete all’interno e renderanno più completa la navigazione. Un’altro aspetto importante è quello del title. Quest’ultimo viene riportato da ogni browser quando lasciato il mouse sopra l’immagine. Il nome di questa cosa è “tooltip” ed è davvero importante.
Infine, notate una cosa non da poco. Il nome dell’immagine. Quest’ultimo non è il classico “immagine.jpg” oppure “DSC_1231.jpg”. Comprendere il motivo perché anche il nome ha la sua importanza è semplice. Pensate di dover “dire” a Google qualche cosa mediante il nome del file. Cosa comprenderà meglio il motore di ricerca: il file immagine.jpg oppure il file primi-sui-motori-di-ricerca.jpg?
Ottimizzazione dei contenuti
Arrivati a questo punto può sorgere spontanea la domanda: cosa ci combinano i contenuti? Beh, ci combinano e come! Google, specialmente negli ultimi tempi, pone sempre più attenzione alla cura dei testi. I testi devono essere infatti sempre originali, mai copiati, freschi e ben scritti. Vediamo nel dettaglio.
- Lunghezza del testo: su questo punto si apre un dibattito molto acceso. Ad ogni modo, per “tagliare la testa al toro” diciamo che un testo deve essere sufficientemente lungo. Uno dei plug-in più famosi per WordPress consiglia almeno 300 parole. Sostanzialmente ritengo sia un buon valore, ma come ogni cosa, va contestualizzata. Diciamo che, per dare una regola di base, un testo deve essere almeno 300 parole, ma ripeto: vediamo il contesto e capiamo le particolarità di volta in volta.
- KeyWords Density: significa letteralmente densità della parola chiave principale all’interno del vostro testo. Sicuramente la vostra parola chiave non dovrà essere scritta ne troppo e ne poco (come sempre in pratica). Ho personalmente fatto degli esperimenti su testi molto ricchi di parole chiave e altri invece decisamente poveri. Anche in questo caso il miglior consiglio è vedere il contesto in cui siamo. Ad ogni modo diciamo che una buona percentuale può essere quella del 3% o 4% delle parole del testo. Attenzione (e scusate se mi ripeto e sono prolisso). Il miglior misuratore di densità delle parole chiave siete voi! Non utilizzo personalmente alcun strumento di calcolo preciso. Ritengo che questa sia una di quelle cose che va vista “a pelle”.
- Utilizzo del grassetto: questa è molto semplice. Cosa fate quando state scrivendo un’email, per esempio, e avete bisogno di evidenziare una parte di essa? La scrivete, poi selezionata la parte importante e premete il pulsantino con la B grassoccia: il bold! Non è vero forse? Bene, per Google e gli altri motori di ricerca è importante sapere cosa ritenete importante. Per questo consiglio vivamente di dare spazio, tramite il grassetto, di dare rilevo alle parti importanti del vostro testo
- Contenuto: mai e poi mai un testo deve essere copiato e incollato tale e quale. Anzi, facciamo così: scordatevi proprio il comando “Copia e Incolla”. Almeno non si crea confusione! Cosa voglio dire con questo? Voglio dire che Google premia tantissimo contenuti freschi, scritti di sana pianta, senza alcun accenno ad altri testi. Questo vi permetterà di avere sicuramente una buona chance di indicizzazione. Se invece volete ingannare Google (e voi stessi) sappiate che Google è molto (ma molto) intelligente. Il risultato sarà una scarsa, se non addirittura pessima, per non dire inesistente indicizzazione del vostro contenuto.
Ottimizzazione dei link
Facciamo prima un po’ di chiarezza sui link. Sostanzialmente esistono due tipi di link: quelli in entrata e quelli in uscita. Di quelli in entrata ci occuperemo più tardi quando parleremo della parte di SEO off site. Adesso parleremo di quelli esterni; di quelli cioè che, in qualche modo, faranno uscire il vostro navigatore dalla pagina che sta visitando. Il cliente può uscire in due modi: può uscire verso un altro sito, completamente diverso dal vostro oppure può uscire dal vostro contenuto ed essere riportato ad un’altra pagina del vostro sito. Giusto? Ma cosa ci combina questo con il SEO? Beh, ci combina eccome! Inserire link di uscita alla vostra pagina fa capire ai motori di ricerca che il contenuto che state scrivendo è ricco di attenzione e per questo vi premia con una migliore indicizzazione. Il consiglio che posso dare a tal proposito è di equilibrare per bene il numero di link in uscita al vostro sito, o meglio al vostro contenuto. Inserire troppi link verso un dominio esterno al vostro può essere un forte motivo di abbandono del vostro sito. Di per se questo non ha a che vedere con il discorso SEO, ma sicuramente dobbiamo vedere la cosa da uno spettro più ampio, ovvero: inutile avere il sito indicizzato bene se poi fate di tutto per far allontanare il navigatore dai vostri contenuti, no? Quindi inserite sempre la giusta dose di link verso l’esterno.
Invece sono molto importanti i link che rimandano ad altre pagine sempre all’interno del vostro dominio. Questo genera quello che in gergo viene chiamato “link juice“. In pratica si tratta di dare più o meno autorevolezza ad una specifica pagina.
Importante a proposito di link. Utilizziamo dei nomi pieni di significato! Vi faccio un esempio. Mettiamo il caso che vogliamo fare un link alla pagina “le prime regole del seo”. Cosa pensate sia meglio scrivere nell’ancora che crea il link alla pagina? Una cosa del tipo: Ti invito a leggere l’articolo facendo “click qua” oppure Ti invito a leggere il mio “articolo con le prime regole seo”?
Bene, se avete risposto la seconda, siete sulla strada giusta! Se invece avete risposto la prima, dobbiamo ripartire da capo probabilmente, ma non demordete! Tutti si sbaglia, io per primo!
Con questo voglio dire che più informazioni diamo a Google, meglio è! Sempre ed in tutti i casi!!! Con una ancora ben scritta, che spiega cosa stiamo linkando, Google capirà meglio, a differenza invece di uno sterile “clicca qua”.
Ottimizzazione della URL
Le url, acronimo di Uniform Resource Locator, sono in buona sostanza quello che volgarmente viene chiamato “l’indirizzo del sito o l’indirizzo web”. Nella tecnica in realtà sono una serie di caratteri che corrispondono univocamente ad un contenuto presente su un server, ma di questo non ci interessa ai fini di fare SEO.
Ci interessa invece un’aspetto decisamente fondamentale per quanto riguarda la loro costruzione e corretto utilizzo. Come al solito facciamo un esempio. Supponiamo che Google sia una persona in carne ed ossa. Supponiamo inoltre che sia in grado di capire cosa comunicate. Adesso veniamo alle nostre url. Se dovessimo far capire a Google l’indirizzo di questa pagina, secondo voi, quale delle due versioni capirebbe meglio? La prima composta in questo modo: www.jonathandomenici.com/articolo.php?id_articolo=7246 oppure la seconda espressa in questo modo: www.jonathandomenici.com/come-essere-primi-su-google-e-sugli-altri-motori-di-ricerca/ ? Direi che sul fatto che la prima non dica niente, mentre la seconda spieghi già l’argomento che andremo a leggere nell’articolo non ci sia alcun dubbio, giusto? Bene, Google ragiona proprio in questo modo. Capisce già quello che state andando a trattare dalla url della pagina. Per questo motivo si preferisce sempre utilizzare delle url che in gergo vengono chiamate “parlanti”. Esprimono quindi già un micro-riassunto del vostro contenuto dando informazioni su ciò che ci apprestiamo a leggere. Questa tecnica (ormai in campo da un sacco di tempo) è molto importante per avere una buona indicizzazione sui motori di ricerca. Per fortuna la tecnologia ci viene incontro! Grazie all’utilizzo di CMS come WordPress saremo un grado tutti di utilizzare questa tecnica!
Sito Responsive o Mobile Friendly
L’era dell’approssimazione è terminata (e già da un pezzo). Oggi, più che mai, conta la precisione, lo studio e fare al massimo tutto! Cosa significa questo? Che i tempi in cui l’amico dello zio, del nonno, del nipote che lavora come elettricista e che, a scappa tempo, realizza siti web, è davvero giunto al termine. Oggi, se la vostra idea è quella di fare business online, c’è una sola soluzione: affidarsi ad un professionista. E vi dirò di più, neanche al primo che incontrate! Diciamo ad un professionista realmente bravo. Ok, ma questo costerà di più? Potrei parafrasare 1000 esempi a riguardo ma ne proverò a scegliere uno fra tanti. Dovete dare da mangiare a vostro figlio. Potete dargli sicuramente quel prodotto in vendita al discount alimentare oppure un altro (ad esempio una fetta di pollo) allevato a terra, in un ambiente incontaminato, da saggi contadini. Cosa scegliereste? L’esempio può sembrare davvero stupido, me ne rendo conto, ma il succo è questo: il vostro business online è come il vostro bambino. Va curato, va scelto il meglio e non ci si deve mai accontentare. Se davvero (e sottolineo davvero) la vostra idea è quella di realizzare un business online serio, non potete venire meno a scelte importanti che saranno sicuramente pesanti sul bilancio del vostro business. Questa è la regola. Basta approssimazione. Servono fatti, concreti e ben eseguiti. Le cose a scappa tempo vanno bene per gli hobbies, non per il business!
Quasi mi stavo dimenticando! Ma che significa sito responsive? Significa che il vostro sito o la vostra pagina devono essere sviluppati per adattarsi ai vari dispositivi di visualizzazione. Come è facile intendere, un sito ottimizzato per un computer desktop con schermo 24 pollici non potrà esserlo per un display di uno smartphone decisamente più piccolo. Avere quindi un sito responsive aiuta a far capire a Google che state tenendo molto ai vostri utenti e che, da qualsiasi dispositivo essi si colleghino, avranno sempre una versione “ad hoc” dei vostri contenuti!
Sito in HTTPS (certificato sicurezza SSL)
Anche questa fa parte delle ultime novità (al momento in cui scrivo – dicembre 2017 -ndr- ) introdotto da Google. Al di là di quanto si possa discutere al livello tecnico il discorso in ottica SEO può essere semplicemente portato a questa conclusione: Google premia la sicurezza dei siti che indicizza. Vale a dire che anche il fatto di avere o meno un sito in https è fattore di ranking e quindi di indicizzazione. Se non vi dovesse essere chiaro cosa è effettivamente un sito in https vi basti pensare che il mio, sul quale adesso state leggendo questo articolo lo è. Lo si può riconoscere in alto a sinistra vicino a dove viene riportato l’indirizzo in quanto è presente un lucchetto di piccole dimensioni e di colore verde.
La struttura del vostro sito web: il silo
Concludiamo questa parte relativa alla guida SEO on site con un argomento che probabilmente poteva essere collocato in alto a tutto: la struttura a silo del vostro sito web.
La base di partenza per essere primi su Google non può che essere un’attenta e precisa cura nelle impostazioni di lettura del vostro sito. In altre parole: organizzazione del vostro sito web. A tal proposito, un personaggio decisamente molto noto (Bruce Clay), un po’ di tempo fa, ha definito come struttura ideale per essere indicizzata quella a silo. Nel suo sito, infatti, si trova l’originale spiegazione di tutta la sua intuizione: https://www.bruceclay.com/eu-it/seo/silo.htm
Proprio per non farci mancare niente vi riporto l’immagine più rappresentativa del concetto espresso da Clay, direttamente dal suo sito web
Sempre a riguardo della struttura a silo, è molto interessante anche questo articolo (sempre di Clay) https://www.bruceclay.com/seo/siloing.htm
La sitemap
La sitemap o più volgarmente chiamata “mappa del sito” non è altro che un’ulteriore pagina web (spesso in XML) che elenca (rispettando le gerarchie) tutte le pagine all’interno del sito web. La sua presenza è diventata man mano fondamentale per aiutare i “robot” dei motori di ricerca (il termine corretto è crawler credo) a leggere tutta la struttura del sito. Se state utilizzando un software come WordPress per creare il vostro sito web ci sono tantissimi plugin che vi permetteranno di creare la sitemap. Per approfondire il discorso sitempa vi rimando a due siti che ne spiegano utilizzo, protocollo e funzionamento:
Attenzione! La sitemap è importantissima ma è altrettanto importante comunicare quest’ultima a Google. Si può comunicare la propria sitemap a Google tramite il pannello di Google Search Console di cui parleremo nel paragrafo apposito.
Se però non vedi l’ora di capire come funziona l’invio della sitemap a Google, ti suggerisco questo interessante articolo proprio dal sito di Google
La compatibilità fra i vari browser
Un aspetto molto importante da tenere sempre in considerazione per essere primi su Google e gli altri motori di ricerca è senza dubbio il fatto che il vostro documento risulti compatibile con la maggior parte dei browser in circolazione.
Come è noto, ognuno di noi utilizza, normalmente, un unico browser (Io, ad esempio, utilizzo principalmente Chrome su Mac OS, anche se ho installato praticamente tutti i principali browser). Quando si lavora sull’indicizzazione ed il posizionamento di un contenuto sui principali motori di ricerca, bisogna controllare che sia correttamente visualizzato su tutti i principali browser. Per questo motivo non limitatevi ad utilizzarne soltanto uno ma eseguite più test su vari browser.
E’ infatti molto probabile che un browser interpreti in maniera leggermente diversa i contenuti rispetto ad un altro browser. Non solo, spesso ci possono essere differenze anche fra le varie versioni dello stesso browser.
La Guida SEO: tecniche off site
Eccoci giunti ad un altro aspetto, molto importante, del SEO: tutto ciò che riguarda la parte fuori dal nostro sito (o pagina web).
Sostanzialmente la parte off site si traduce nell’ottimizzazione di tutto ciò che concerne a posizionare meglio i vostri contenuti attraverso quella che viene definita come link popularity.
La Link Popularity non è altro che la misurazione dell’affidabilità dei contenuti del vostro sito web, la quale, ovviamente, va ad influire notevolmente sulla visibilità online. Per una definizione da manuale, vi rimando a cosa dice Wikipedia a proposito della link popularity.
Tornando a noi, possiamo parlare di tecniche off site in ottica SEO riferendosi sostanzialmente a degli aspetti legati a tutto ciò che porta verso il vostro sito web.
Link Building
Con il termine link building si va a definire una serie di attività e tecniche atte a portare link verso il vostro sito in maniera “non spontanea”.
Vista la sua definizione di “non spontanee” com’è dunque possibile fare una buona opera di link building? Come prima cosa una premessa. Trattandosi di tecniche particolari, dobbiamo far attenzione a non essere interpretati da Google come spammer. Questo non solo vanificherebbe tutta l’operazione di link building, ma sicuramente ci penalizzerebbe tantissimo in ottica SEO; ovvero tutto l’esatto opposto di ciò che stiamo facendo!
Le principali tecniche di link building sono:
- Ospite su altri siti: con questa tecnica si cerca di fare da “guest publisher” su siti attinenti al tuo settore. In altre parole si cerca di scrivere dei contenuti specifici, di nicchia, su siti diversi dal tuo in cambio di un link verso il proprio sito. Non male come idea, vero?
- Article Marketing. Attenzione. L’article marketing viene (o meglio, può essere) vietato da Google se fatto a pagamento. Prestate attenzione dunque a cosa state facendo. La pratica consiste nel pubblicare articoli che indirizzano verso la vostra pagina. Ripeto, attenzione dove, come e quando in quanto Google (non è scemo) e vieta espressamente questa tecnica a pagamento!
- Blog e Forum, che risorsa! Scrivere su un blog, un forum di settore magari è la cosa più intelligente che si possa fare. L’unico “neo” a questa attività è (purtroppo) il tempo che si impiega. Scrivere a riguardo di uno specifico articolo verso il vostro contenuto è sicuramente sinonimo di buona SEO ma attenzione! Per prima cosa assicuratevi di essere davvero competenti su quanto state dicendo. Seconda cosa non esagerate mai (passerete come spammer) e terza cosa prestate attenzione a non essere troppo invadenti! Assicuratevi sempre e comunque di poter lasciare un link al vostro sito. Alcuni forum non lo permettono se non dopo tot articoli. Siate maniaci nella cura di questi dettagli, alla fine saranno davvero importanti.
- Nuovo è meglio! Se vi ritenete davvero esperti in una nicchia di settore, proponete nuovi articoli a chi tratta lo stesso argomento ma è rimasto un po’ indietro.
Il generale le tecniche di Link Building sono pressoché a costo zero. L’unico vero costo è il vostro tempo. Il tempo che dedicherete alla scrittura di articoli ben fatti, completi, ricchi di immagini e video, infografiche e altri oggetti multimediali sarà il vostro costo!
Link Earning
Con il termine Link Earning si intende la costruzione di contenuti “freschi ed originali” che possono generare dei link verso il vostro sito in maniera spontanea e quindi naturale.
In poche parole significa una cosa sola: la scrittura di testi freschi, competenti, ben fatti e ovviamente originali, paga sempre! A tal proposito ci sono molte risorse in rete ma secondo me vale la pena citare quella più importante che anche lo stesso Google sostiene a questo interessante articolo: https://support.google.com/webmasters/answer/66356?hl=it
Riporto adesso qualche buon consiglio per fare una link earning efficace sul vostro sito web o contenuto in genere:
- Condivisione con i social
- Contenuti originali e di qualità (ma questo lo abbiamo già detto prima)
- Infografiche (se ben fatte aiuteranno la condivisione del vostro articolo)
- Contents
- Concorsi
- E-book
- News attendibili e uniche
Come vedete in ognuna di queste tecniche che potete utilizzare per fare una buona link earning emergono sempre di base i medesimi concetti di cui parlavamo prima: originalità, qualità, freschezza dei contenuti.
Google Search Console
Google, come è noto, mette a disposizione moltissimi strumenti per insegnarci ad ottimizzare al meglio le nostre pagine web. Una fra le più importanti è proprio la Google Search Console
La Search Console di Google è un servizio offerto da Google gratuitamente che permette di analizzare, controllare, gestire ed in qualche modo migliorare il tuo sito nei risultati di ricerca di Google (SERP).
Direi che è abbastanza inutile che vi spieghi con precisione ed esattezza cos’è e come si utilizza la Google Search Console. Google l’ha già fatto per noi con un prezioso articolo di supporto.
Nota particolare attenzione la sezione relativa alla guida introduttiva all’ottimizzazione per i motori di ricerca che puoi trovare a questo link.
Risorse Utili per una buona SEO
Eccoci alla conclusione del mio articolo. Se siete arrivati a questo punto significa che vi è piaciuto e quindi, da bravo marketer, non posso far altro che ringraziarvi e chiedervi naturalmente un commento e soprattutto una condivisione tramite gli appositi pulsanti di share posti più in basso.
A questo punto cerchiamo di fare una lista di siti o risorse utili per la SEO.
Direttamente da Google:
- Norme sulla qualità dei contenuti di Google
- Canale YouTube di Web Master Tools
- Centro assistenza Search Console (ex Web Master Tools). Da questo link potrete accedere ad una vasta selezione di articoli molto importanti per la SEO
- Come inviare una sitemap a Google
- Guida introduttiva alla SEO (di Google)
- Google Blog
- Google Analytics (servirà per monitorare i vostri progressi)
- Google Trends
- Browser Shots (per il test dei vari browser)
Programmi terzi per l’analisi SEO
- SemRush
- SeoZoom
- Majestic (analisi backlink)
- Moz (analisi backlink)
- KeyWord Tool (analisi keywords)
Risorse su JonathanDomenici.com
Aggiornamenti
Le S.E.R.P. di Google aumentano gli spazi
Come è semplicemente possibile verificare in quest’ultimo periodo, Google ha deciso di allungare (letteralmente) la lunghezza dei risultati nella S.E.R.P.. La modifica si nota senza particolari tecnicismi e semplicemente osservando i risultati che “il grande G” restituisce a ciò che gli chiediamo. Sembra dunque che varieranno la lunghezza del title (da 50/60 caratteri a 70) e la desscription (sicuramente più lunga e forse anche su 3 righe).
A mio modo di vedere la cosa, questo cambiamento, potrebbe avere anche un gran impatto sul CTR. Il CTR viene infatti influenzato in maniera importante da come vengono scritte title e description. Sembra quindi che, avendo più spazio a disposizione, potremo scrivere descrizioni e testi più lunghi ed avere così la possibilità di essere più persuasivi (ed incisivi) nella scelta del navigatore.
Data creazione articolo: 7 dicembre 2017
Ultimo aggiornamento: 8 aprile 2020
Grazie per questa splendida guida. L’ho trovata davvero interessante ed utile. Una domanda. Cosa mi puoi consigliare per fare article marketing senza incorrere in penalizzazioni da parte di Google?
Ciao e grazie
Giorgio
Ciao Giorgio e come prima cosa grazie di avermi scritto. Per le risorse di article marketing io personalmente utilizzo quello che offre la ricerca google al livello di risultati su “article marketing”. Mi spiego: non preferisco un sito rispetto ad un altro, ma cerco di volta in volta. Francamente non do moltissimo peso a questi siti che si trovano. A mio modo di vedere la cosa il vero article marketing lo si fa col tempo e con molta dedizione su siti di nicchia pari al tuo. Come dicevo nell’articolo… zero spese in moneta, grande spesa in tempo. Sarebbe interessante iniziare ad avere una buona lista di siti per article marketing. Magari ci farò un post fra qualche giorno. Nel caso mi dai un mano? 😉 Ciao e continua a seguirmi! Grazie!!!
Articolo veramente ben fatto, che non lascia niente al caso!
Complimenti!
Grazie mille! 😉
Articolo arguto e puntuale.
Seguirò alla lettera i tuoi consigli 🙂
Bene! Mi fa piacere che ti sia piaciuto Chiara! Per qualsiasi info non esitare a contattarmi. Ciao
Articolo molto curato. Grazie. Potresti approfondire il paragrafo della struttura a silo? Grazie mille
Ciao Simone,
cercherò di farlo in un articolo “ad hoc”.
Grazie per avermi scritto!
Ciao
Un articolo completo che fa chiarezza su tutti gli aspetti del posizionamento e che offre indicazioni interessanti per migliorarsi.
Ciao Sabrina, grazie mille!!! 😉 A presto! Jonathan
Bisogna anche dire che scalare la SERP ad oggi non è semplice, i settori sono tutti concorrenziali. Lavoro e sacrificio prima o poi poteranno i risultati. Ad ogni modo, complimenti per la tua scrittura.
Grazie mille Fiore. Hai ragione, il duro lavoro ed il sacrificio pagano sempre alla fine! Buon lavoro! Jonathan
Non solo un articolo, ma veramente una guida, con cui poter partire da subito! tanti contenuti specialistici e consigli pratici..anche per chi di SEO sa veramente poco come me. Aspetto altri contenuti!
Grazie Paolo! L’intento di questo articolo è proprio dare le basi a chi conosce poco di SEO. Spero di poter scrivere ancora qualche cosa di utile molto presto! Buon lavoro
per la prima volta riesco a mettere un pò di ordine tra concetti che avevo più volte letto! compliementi per la guida davvero utile e illuminante!
Annalisa
Grazie Annalisa! Fa molto piacere ricevere apprezzamenti in ogni contesto! Continua a seguirmi!
Fantástica guida! Sto apprendendo molto da voi esperti e sto costruendo il mio sito praticamente da solo! Ovvio per cose specifiche mi rivolgo a professionisti, ma sono una persona a cui piace apprendere e applicare! Mi piacerebbe avere un feedback sul lavoro svolto fino ad ora, anche se so che non avrai tempo ma ci provo lo stesso, ecco il mio sito https :// tenerifesurprise.it
Grazie di tutto
Ciao e grazie del commento. Purtroppo in questo momento non ho molto tempo, ma se lo avrò lo farò volentieri. Ciao e grazie ancora!